Auricoloterapia: un intervento per l’orecchio
L’Auricoloterapia è l’intervento su specifici punti del padiglione auricolare a scopo terapeutico.
Conosciuta anche come Auricolopuntura o Agopuntura Auricolare, è una tecnica appartenente al corpus della medicina tradizionale cinese che si basa sull’assunto per cui il padiglione auricolare riproduce in maniera dettagliata l’insieme dell’organismo umano. L’orecchio è il luogo di confluenza di precisi canali energetici corrispondenti a organi e funzioni dell’organismo. Tali punti vengono stimolati, tramite diverse modalità, per trattare malattie organiche e squilibri energetici di vario tipo.
CENNI STORICI
L’origine dell´auricoloterapia risale alla notte dei tempi. La storia della medicina è pregna di episodi in cui popoli antichi, come gli Egizi, utilizzavano il padiglione auricolare per le loro pratiche curative.
Come disciplina, l´auricoloterapia nasce in Francia negli anni 50 del XX secolo ad opera di un medico di base di Lione, il dott. Poul Nogier.
Nogier aveva osservato che diversi suoi pazienti provenienti dalla Corsica riportavano delle cauterizzazioni a livello del padiglione auricolare. Analizzando la storia clinica di questi pazienti, Nogier scoprì che queste cauterizzazioni venivano effettuate in Corsica da alcuni maniscalchi, di una certa abilità, per curare dolori sciatalgici.
Incuriosito da questa scoperta, Nogier indagò nella storia della medicina per scoprire precedenti fini terapeutici relativi all’orecchio. Ciò che riscontrò furono innumerevoli testimonianze di pratiche simili, da Ippocrate fino ai giorni nostri. Così il medico di Lione si mise al lavoro per sperimentare i vari punti dell´orecchio, scoprendo che in esso sono contenute le rappresentazioni delle innervazioni dei vari organi e apparati in modo tale da fornire nell´orecchio l´immagine di un feto rovesciato.
Da allora l´auricoloterapia si è diffusa nel mondo dando origine a varie scuole, tra cui quella tedesca, quella americana e quella italiana. Dai lavori di Paul Nogier vari scienziati sono partiti per sperimentare campi di intervento e nuove teorie. Tra questi si possono annoverare Bahr, Jarricot, Romoli, Oleson, Sponzilli, Bazzoni, Pagani, Pellin, Groblas-Levi e Bourdiol.
FORMAZIONE E SCUOLE
Nel 1987 a Seoul e nel 1991 a Lione l´OMS ha riconosciuto e standardizzato i punti di agopuntura auricolare. Nel 1995 in Italia la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici inserisce la voce Auricoloterapia nel tariffario FNOOM, rendendola terapia medica ufficiale praticabile da sola “manu medica”.
Vi sono sul territorio innumerevoli corsi di formazione, spesso di durata annuale, che si diversificano per l’origine del metodo. Le più frequenti sono quelle di Auricoloterapia Cinese.
PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE
In Italia esiste da tempo una vera e propria ‘scuola’ di auricoloterapia. Tra gli esponenti più importanti di tale tecnica sicuramente vi sono Romoli (settogramma), Ponzilli (reflessologia emozionale REM, tecnica dei grandi riflessi, cromopuntura auricolare) e Pagani (legge dei cinque movimenti).
Oltre a questi luminari, in Italia sono molte le strutture che permettono trattamenti auricolari finalizzati alla cura di diversi disturbi e patologie. Esistono strutture che comprendono l’auricoloterapia all’interno di altri trattamenti, più o meno alternativi, come agopuntura, moxibustione e via dicendo, mentre altre strutture praticano esclusivamente il trattamento auricolopunturale.
Come l’agopuntura, anche l’auricoloterapia viene caratterizzata da una scarsa presenza di effetti collaterali. Questo permette a tutte le fasce d’età di potersi avvicinare a tale disciplina e di sottoporsi a trattamenti di stimolazione auricolare.
L’efficacia del trattamento si denota dopo le prime sedute, in particolar modo per terapie finalizzate a dipendenze da fumo, cibo e alcool. È proprio nell’ambito di queste ultime applicazioni che l’auricoloterapia gode di maggior successo tra la popolazione media, considerando anche la presenza di specifici stimolatori auricolari in commercio, sponsorizzati come utili nella lotta al tabagismo e obesità.
TRATTATO DESCRITTIVO
L´orecchio viene suddiviso in una porzione fissa, aderente al viso, ed in una parte fluttuante. In termini morfologici si suddivide in due porzioni, una non cartilaginea costituita dal lobo e dalla coda dell´elice, e una cartilaginea comprendente la restante parte del padiglione.
La superficie esterna dell’orecchio viene suddivisa invece in diverse zone.
Avremo due lunghe zone in forte rilievo, costituite dall´elice, che parte dal centro della conca descrivendo un vero e proprio punto interrogativo, suddividendosi in radice, ginocchio, corpo, coda e antelice.
Altre due piccole zone in rilievo della superficie sono rappresentate dal trafo e dall’antitrago, separate dall´incisura intertragica.
Tre zone concave, ovvero la conca (superiore, media e inferiore), la fossetta triangolare o navicolare e la fossa scafoidea.
Una zona carnosa inferiore, ovvero il lobo.
La faccia posteriore dell´orecchio riflette all´inverso l´anatomia della faccia anteriore.
Per quel che concerne l´anatomia dei punti auricolari, secondo Nogier, si parte dal presupposto che i punti siano idealmente costituiti da un doppio sistema di fibre: radiale e circolare. La prevalenza di fibre radiali darebbe luogo a un punto chiuso, centripeto, energicamente yang, quindi da disperdere. La prevalenza delle fibre radiali darebbe luogo a un punto aperto, centrifugo, yin, da tonificare.
L’orecchio nella sua tridimensionalità rispecchia una spirale. La funzione dell’orecchio è quella di captare alcune particolari onde di frequenza che si propagano nell’aria. Queste vengono percepite e decodificate dal cervello umano come suoni. A questa funzione partecipa l’intero l´orecchio nelle sue sezioni esterna, media ed interna. L’orecchio interno possiede un’ulteriore struttura spiralica: i canali semicircolari che permettono l’equilibrio del corpo nello spazio. Quindi l’orecchio si può definire come un organo di ascolto di segnali acustici e al tempo stesso di equilibrio e di movimento.
La superficie auricolare è in grado di segnalare difetti di informazione interpretabili come motivi di squilibrio psicofisico che possono portare a stati patologici o malattie. Il padiglione auricolare, infatti, racchiude informazioni provenienti dall’intero corpo come dimostrò il dottor Paul Nogier nel 1956, durante il congresso di Wiesbaden.
Secondo Nogier, l’orecchio va ritenuto come un piccolo cervello vicino al cervello principale. L’orecchio deve essere considerato come un’antenna che da un lato riceve i segnali interni e li decodifica a livello della rete nervosa sottocutanea del padiglione e dall’altro in grado di trasmettere al corpo informazioni di varia natura (pressoria, luminosa, elettromagnetica e via dicendo) proveniente dallo spazio esterno e quindi dal macrocosmo.
L´orecchio è collegato al cervello tramite una rete di innervazioni molto complessa. Ogni punto del padiglione auricolare forma un minuscolo complesso neurovascolare, attraverso il quale avviene un continuo scambio di informazioni tra orecchio, cervello e organi annessi.. Sondando il padiglione con un cercapunti, questi risultano dolorosi alla pressione in caso di squilibrio degli organi corrispondenti.
Tendenzialmente, vengono distinte due differenti tipologie di punti.
La prima è quella dei punti riflessi di organi o parti del corpo come i visceri della cavità toracica, il cuore, l’addome e lo stomaco. Questi organi hanno dei propri punti riflessi nella zona della conca dell’orecchio. La colonna vertebrale invece ha i propri punti riflessi sull’arco che delimita la conca, il cosiddetto antelice.
La seconda tipologia di punti è quella dei cosiddetti punti funzionali. Sono questi i punti che non trovano corrispondenze anatomiche ma che vengono usati con fini specifici oppure per generare un generale riequilibrio.
Tra i punti funzionali, quelli più importanti sono lo Shenmen, il Subcortex e l’Endocrino. Lo Shenmen si trova sulla parte superiore del padiglione auricolare, il Subocortex tra la conca e il lobo e l’Endocrino nella parte inferiore della conca. Lo Shenmen ha azione sedativa, antidolorifica e antinfiammatoria. Il Subcortex è utile nel trattamento dell’insonnia, della bulimia, dell’anoressia, delle ulcere e delle malattie psicosomatiche della pelle. L’endocrino viene stimolato in casi di stress e di patologie ginecologiche.
Tra i metodi di trattamento dei punti auricolari, il più classico, nonché uno dei più diffusi, è ovviamente il trattamento dei punti auricolari mediante agopuntura. Vengono utilizzati per tale tecnica degli aghi filiformi oppure degli aghi a dimora. I primi vanno tenuti infissi per alcuni minuti, mentre i secondi alcuni giorni. Una seconda tecnica è quella della moxibustione. Utilizzata in patologie specifiche, si rivela molto efficace e viene realizzata mediante il surriscaldamento del punto mediante un bastoncino d’incenso.
Queste due sono tecniche abbastanza invasive. Ve ne sono altre meno dolorose. Nelle competenze di un naturopata vi saranno senz’altro attività tecniche quali il massaggio, la pressione e l’applicazione di erbe o sostanze mediche naturali. La pratica del massaggio è molto utile come auto trattamento oppure come tecnica su bambini e giovanissimi. Si realizza pinzettando l’orecchio lungo il percorso delle strutture anatomiche fondamentali, per mezzo delle dita pollice e indice. Si può pizzicare o premere. La pressione invece può essere realizzata mediante l’uso di appostiti stiletti dall’estremità arrotondata. Si preme delicatamente sul punto di interesse, valutando la sensibilità di questo per programmare una terapia personalizzata.
Un’altra tecnica naturale è l’applicazione di cerottini contenenti semi di vaccaria. Questi piccoli semi vengono applicati sui punti e lasciati in sede alcuni giorni, operando una leggere pressione giornaliera, per una o più volte. È in assoluto la terapia con meno effetti collaterali e controindicazioni.
Viene utilizzata anche la tecnologia. I trattamenti di ‘natura tecnologica’ più comuni sono l’utilizzo del laser, l’elettrostimolazione (scariche lievi a bassa intensità) e l’applicazione di microsfere magnetiche, in oro o argento.
Tra i disturbi e le patologie curabili tramite l’auricoloterapia troviamo insonnia, ansia, stress, attacchi di panico, depressione, nausea, vomito, timidezza, dipendenza dal fumo, dipendenza dall’alcool, sovrappeso, controllo della fame, sciatica, lombo sciatalgia, cervicalgie, periatrite scapolo-omerale, psoriasi, infertilità, disfunzione erettile, cura delle tonsille e disagi dovuti alla postura.